mercoledì 11 gennaio 2012

Stop agli attacchi mediatici il consiglio tira fuori le unghie

Tratto da Calabria ora del 11/01/2012

Giù le mani da Rende.
Che nessuno tocchi la nostra bella città: è il grido unanimelevatosi, ieri pomeriggio, nella sala consiliare di piazza Matteotti.
Unanime se non si considera il Pdl: gli esponenti del partito di centrodestra hanno optato per la strada dell'astensione.
Il monito è stato messo nero su bianco all'interno del documento approvato ieri dal consiglio comunale d'oltre Campagnano.
Il tutto in riferimento e come risposta ad alcuni attacchi subiti ultimamente.
Sopratutto attraverso il tubo catodico, com'è facilmente intuibile.
«La città di Rendeè vittima di inqualificabili comportamenti denigratori, attraverso la sua comunità interna - si legge nel documento - tendenti a minarne le sue fondamente civili e democratiche. Rendesi trova catapultata in un vortice quotidiano di fango e maldicenze con cui si tenta di farla passare per la città della mafia, dominata dal “silenzio tombale” di tutte le categorie sociali, dai professionisti agli imprenditori, dai commercianti ai politici, dalle associazioni ai semplici cittadini, rispetto a un sistema di illegalità diffusa. Il consiglio - si legge ancora - respinge con forza una rappresentazione mistificante che è l'esatto contrario di ciò che Rende è nella realtà, e cioè una città civile, democratica, operosa, colta, da sempre che respinge ogni forma di degenerazione e inquinamenti. È una città che ha sempre rappresentato e continua a rappresentare complessivamente un esempio di buona e virtuosa amministrazione della cosa pubblica».
lumac

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