mercoledì 18 gennaio 2012

Kamasutra elettorale

Di Fabrizio d’Esposito sul fatto quotidiano del 18/01/2012

Prima domanda: qual è il sistema elettorale più astruso e incomprensibile in tutto l'orbe terracqueo?
La risposta è di un esperto studioso, Kenneth Benoit: “Il sistema elettorale ungherese è, dimostrabilmente, il
più complicato al mondo”.
Ora, qual è la proposta di riforma elettorale del Pd di Pier Luigi Bersani?
Semplice: la linea ufficiale del partito, ratificata nel giugno dell'anno scorso, è rappresentata dal sistema ungherese.
Il quale, detto per inciso, combina quattro tipi di elezione per la stessa Camera (no, non chiedeteci di spiegarli) e adesso, in quel Paese, sta spalancando le porte a una dittatura di destra.
Incredibile ma vero.
L'eterno tafazzismo della sinistra si incasella nella voce sadomasochismo passivo (oppure semplice masturbazione) dell'italianissimo Kamasutra intitolato “Porcellum con le ali”.
Ossia tutti i modi possibili per riformare la legge elettorale senza fare nulla.
Meglio, senza fare nulla subito e in maniera chiara.
Dopo il doppio no della Consulta ai referendum contro la “porcata” ideata dal leghista Roberto Calderoli (sistema proporzionale corretto con premio di maggioranza e liste bloccate senza preferenze) è infatti partita un'estenuante melina politica (effetto ritardante, non stimolante) per discutere della riforma da fare. Ovviamente ci sarà un tavolone, tripartisan non bipartisan, coi partiti che sostengono il governo di Mario
Monti: Pd, Pdl e Udc.
A Napoli, tavolone è sinonimo proprio di orgia.
Un tavolone con triangolo in cui le posizioni sono aggrovigliate: Casini vuole il tedesco corretto, il Pd ha l'ungherese, ma come sintesi del francese e un po' del tedesco, il Pdl propende per la spagnola, intesa come via.
Trasversalmente, poi, si sta sviluppando una passione per il sistema anglosassone.
C'è chi gode così, bisogna farsene una ragione.
Almeno fino a ottobre, quando dopo nove mesi di gravidanza isterica, i partiti della Grande Coalizione “tecnica” partoriranno presumibilmente la creatura in vista delle elezioni politiche del 2013.
Indovinare il sesso, cioè la “nazionalità”, del neonato è impossibile.
Sempre che non ci sia prima il coitus interruptus, nella prossima primavera, del voto anticipato.
In quel caso il tavolone della Terza Repubblica salta e si ritorna al bunga bunga della Seconda con il Porcellum.
Nel Kamasutra per la legge elettorale, le varie posizioni sono una gradazione mista dei due sistemi universali: maggioritario e proporzionale. C'è chi vuole il 75 per cento del primo e il 25 del secondo, chi 70 e 30, chi 80
e 20 e chi si complica la vita con l'ungherese in salsa italiana (Bersani): modello maggioritario a doppio turno con quota proporzionale, soglia di sbarramento e diritto di tribuna.
Non solo: la scelta della legge implica una scelta di sistema: rimanere nel bipolarismo (tendenza maggioritario) oppure ritornare alla partitocrazia sic e et simpliciter (tendenza proporzionale alla Casini)?
Il politologo Giovanni Sartori sostiene da sempre che le leggi elettorali devono tenere conto di un potenziale di coalizione dei partiti o di un loro potenziale di ricatto.
Ecco, probabilmente sarà un sistema misto anche in questo, con prevalenza del ricatto sulla coalizione.
Nel nostro Paese, il Kamasutra del Porcellum ha passato in rassegna pure il sistema neozelandese.
Merito del costituzionalista veltroniano Stefano Ceccanti, un patito delle leggi elettorali, che alcuni anni fa
mandò in piena notte un sms ad amici politici e giornalisti per manifestare il suo entusiasmo per gli effetti del neozelandese.
Oggi questo sistema (misto con il 45 per cento di proporzionale) piace a esponenti di vari partiti anche se lo stesso Ceccanti si è orientato verso altre ipotesi: mantenere l'uninominale con varie alternative, non esclusa
quella australiana che prevede turno unico con voto alternativo trasferibile e ballottaggio preventivo.
Non è da tutti pensare queste cose.
Resta da capire solo come si comporrà il trenino finale del post-Porcellum al tavolone triangolare.
Bersani, con la linea ungherese, ha tutte le carte in regola per finire davanti a tutti, la posizione peggiore.

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