mercoledì 22 febbraio 2012

Padre Fedele news

Doppio articolo su Padre Fedele Bisceglia

Il primo è a firma di Canals su Cosenza sport del 22/02/2012 e prevalentemente tratta dell'oasi francescana tirata su con i suoi sforzi e di coloro che hanno contribuito grazie alle loro donazioni che questa potesse esistere


Nella seconda invece, in merito a un articolo di gazzetta del sud di Fabio Melia sulla pillola del giorno dopo
clicca per vedere la notizia

Pillola del giorno dopo, nel 2011 è salito il consumo tra le ragazzine Giovani spesso disinformate e poco seguite da famiglie e istituzioni

Fabio Melia
Il rimedio a portata di mano. Quasi infallibile per le ragazze che vogliono scacciare dalla mente quel dubbio atroce: sarò per caso rimasta incinta senza volerlo?
Il ritrovato "portentoso" altro non è che l'arcinota pillola del giorno dopo, un farmaco vivamente consigliato anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che lo ritiene un fondamentale "inibitore" dell'aborto. Per l'Oms, infatti, questa tipologia di contraccezione d'emergenza interverrebbe prima della ovulazione, non potendo quindi impedire un'eventuale fecondazione già in atto. Dall'altro lato, tuttavia, c'è chi invece contesta l'utilizzo di questa vera e propria "bomba ormonale", la Chiesa in primo luogo, soprattutto tra le giovanissime. La pillola del giorno dopo può essere infatti venduta anche alle minorenni (d'età comunque non inferiore ai 16 anni), ferma restando la presentazione di una ricetta rilasciata da un consultorio, da una guardia medica oppure da un ginecologo.
Per capire quanto sia diffuso l'utilizzo di questo "medicinale" alle nostre latitudini, basta recarsi nelle tante farmacie cosentine (sono 22 in tutto) e soffermarsi sulle vendite registrate nel 2011 di "Norlevo" e "Levonelle", i due nomi commerciali del farmaco in Italia. I numeri sono decisamente più alti nelle farmacie che effettuano frequentemente la turnazione notturna (6 tra centro città e periferia) con la cessione media di 10-12 pillole del giorno dopo al mese. Le rimanenti ne vendono una o due ogni 30 giorni. Il calcolo è presto fatto: solo all'interno dei confini comunali vengono acquistate circa 80 pillole, che in un anno fanno (al netto del fisiologico calo estivo) più o meno 900, quasi tre ogni 24 ore.
Al di là delle singole correnti di pensiero – la discussione tra favorevoli e contrari è sempre piuttosto accesa – c'è però da considerare l'estrema disinformazione e avventatezza da parte dei giovani riguardo a queste tematiche. Sono gli stessi farmacisti cosentini a raccontarlo attraverso la loro esperienza, in particolar modo quella notturna. Un esempio è a dir poco illuminante. Capita spesso, infatti, che si presentino ragazzine ansiose di acquistare un test di gravidanza prima ancora della "pillolina magica". Un'evidente assurdità per chi è del mestiere, perché non è possibile dimostrare a poche ore di distanza dal rapporto sessuale non protetto se l'ovulo femminile sia stato fecondato o meno.
Altro dato interessante, anche se piuttosto scontato, è il seguente: più del 60% degli acquisti avvengono durante il fine settimana, quando i ragazzi (molti dei quali studenti universitari) si danno alla pazza gioia. L'età media delle ragazze che entrano nelle farmacie bruzie è compresa tra i 18 e i 24 anni. I numeri delle vendite, secondo alcuni farmacisti, sono sostanzialmente in linea con quelli degli ultimi anni, senza particolari oscillazioni, se non per il fatto che sembrano comunque aumentati gli "ingressi" di giovanissime.
Il trend di crescita è confermato in ambito ambito nazionale. Il Ministero della Salute ha recentemente registrato un deciso incremento – pari al 4% in più rispetto al 2010 – dell'utilizzo di pillole del giorno dopo. È stato del resto accertato (grazie a una campagna condotta dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia) che quasi 180mila adolescenti abbiano utilizzato il farmaco nel corso dell'anno passato. Più della metà di queste ragazze hanno meno di 20 anni.
Giovanissima età, disinformazione, eccessiva curiosità, scarsa attenzione delle famiglie di provenienza e delle istituzioni, consapevolezza frammentata. Un mix esplosivo e difficile da gestire se non si agisce subito, con interventi educativi incisivi dedicati a tutti i nostri ragazzi.
 nel contesto della notizia appare pure un trafiletto con un appello di Padre Fedele dal titolo: "Duemila aborti all'anno L'ex frate inorridisce di fronte alla «strage»" scrive gazzetta del sud: "L'ex frate Fedele Bisceglia è scandalizzato dal numero degli aborti praticati in provincia. «In merito all'aberrante notizia – scrive il noto missionario – purtroppo è calato il sipario del silenzio."
E nel trafiletto si dibatte sul problema se la vita cominci nel momento stesso del concepimento oppure in seguito, e a questa domanda penso abbia dato una risposta il mio amico Davide la Rosa rifacendosi al levitico ma nello stesso tempo utilizzando basi scientifiche nel suo fumetto

a

1 commento: