Sul fatto quotidiano del 11/09/2012
Alla sua collezione di figurine da rottamare, almeno a parole, ne mancava solo una.
Quella di Walter Veltroni.
E ieri, Matteo Renzi, l’ha trovata e sistemata accanto agli altri oligarchi del Pd.
Il principale competitor (da destra) del segretario Bersani ha liquidato così l’ideologo del buonismo e del maanchismo: “Direi che i successi maggiori li ha avuti come romanziere, gli auguro tanti romanzi belli per il futuro.
Manderei a casa Veltroni, come tutti quelli che hanno fatto più di quindici anni di Parlamento”.
La reazione dei veltroniani è stata furibonda (“Sgradevole, presuntuoso, stupido”), anche perché l’ex sindaco di Roma (assente alla chiusura delle festa del Pd bersaniano) è sospettato di fare il tifo per Renzi nella corsa delle primarie.
Ipotesi che da ieri appare molto remota.
Per par condicio, Renzi ha attaccato nuovamente anche il “nonno” D’Alema: “Ha avuto le sue occasioni ma se vinciamo noi lo manderemo a casa”.
E ancora, sempre ai vecchi: “Il vostro tempo è finito adesso tocca a noi”.
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