Di Saverio Paletta su Calabria ora del 22/04/2012
Il Pd vuol fare le cose in grande ma non rinuncia a lanciare messaggi.
Per dirne una, i relatori effettivi dell'incontro svoltosi ieri pomeriggio al Museo del Presente di Rende sono stati sei: Franco Rossi, docente Unical e assessore rendese all'urbanistica, Mario Oliverio, il presidente della provincia, l'europarlamentare Mario Pirillo, il senatore arbreshe Cesare Marini, il capogruppo a palazzo Campanella Sandro Principe e Alfredo D'Attorre, il "piatto forte" della serata.
La vera notizia é la compresenza pubblica di Principe e Oliverio.
Una compresenza ben diversa di quella di quasi un anno fa, in cui il consigliere regionale "bacchetto" il presidente della provincia.
Ieri sera tutti presenti e attenti, senza distinzioni di corrente, tant'è che Vittorio Cavalcanti chiamato a moderare, ha avuto il suo bel da fare per salutare tutti i presenti in sala.
Ieri il Pd sembrava un partito.
E i complimenti reciproci, che tutti si sono rivolti dopo un anno di guerra fredda sono stati sinonimo della distensione che dovrebbe preludere ai congressi.
Di cui D'Attorre ha snocciolato il calendario «tutt'ora in progress ma quasi definitivo»: entro il 4 maggio, ha proseguito il commissario «spero di poter insediare la commissione per la verifica dell'anagrafe degli iscritti, per i primi di giugno mi piacerebbe poter presentare le candidature al congresso regionale per poter svolgere le primarie "aperte" a tutti gli elettori il 24 giugno».
Ciò per il congresso regionale.
Poco più in là il calendario dei congressi provinciali e di circolo : il 30 giugno - sempre secondo D'Attorre - dovrebbero essere presentate le candidature per i congressi provinciali e di circolo, riservati agli iscritti, che dovrebbero svolgersi in parallelo.
Vediamo come: tra il 7 e il 15 luglio sono previste le consultazioni dei circoli, in cui saranno votati pure gli aspiranti segretari provinciali.
Mentre il 21 e il 22 luglio dovrebbero svolgersi le assemblee congressuali.
Ora, è chiaro che la "ricetta" di D'Attorre é su misura della situazione cosentina.
E l'incontro di ieri lo ha ribadito: se i maggiorenti del partito, dopo mesi di guerra fredda, si sono seduti allo stesso tavolo ciò è avvenuto per accreditare un immagine di compattezza (quanto questo corrisponda alla realtà è un altro paio di maniche).
Cosenza, per per risultati elettorali e abitanti, è comunque la realtà più forte del Pd.
E i complimenti reciproci, che tutti si sono rivolti dopo un anno di guerra fredda sono stati sinonimo della distensione che dovrebbe preludere ai congressi.
Di cui D'Attorre ha snocciolato il calendario «tutt'ora in progress ma quasi definitivo»: entro il 4 maggio, ha proseguito il commissario «spero di poter insediare la commissione per la verifica dell'anagrafe degli iscritti, per i primi di giugno mi piacerebbe poter presentare le candidature al congresso regionale per poter svolgere le primarie "aperte" a tutti gli elettori il 24 giugno».
Ciò per il congresso regionale.
Poco più in là il calendario dei congressi provinciali e di circolo : il 30 giugno - sempre secondo D'Attorre - dovrebbero essere presentate le candidature per i congressi provinciali e di circolo, riservati agli iscritti, che dovrebbero svolgersi in parallelo.
Vediamo come: tra il 7 e il 15 luglio sono previste le consultazioni dei circoli, in cui saranno votati pure gli aspiranti segretari provinciali.
Mentre il 21 e il 22 luglio dovrebbero svolgersi le assemblee congressuali.
Ora, è chiaro che la "ricetta" di D'Attorre é su misura della situazione cosentina.
E l'incontro di ieri lo ha ribadito: se i maggiorenti del partito, dopo mesi di guerra fredda, si sono seduti allo stesso tavolo ciò è avvenuto per accreditare un immagine di compattezza (quanto questo corrisponda alla realtà è un altro paio di maniche).
Cosenza, per per risultati elettorali e abitanti, è comunque la realtà più forte del Pd.
Quella che peserà, salvo disastri e imprevisti sugli equilibri congressuali.
Per questo anticipare l'elezione del presidente regionale vorrebbe dire eliminare gli equivoci dei territori.
«Spero che i congressi possano svolgersi in un clima unitario», ha ribadito D'Attorre.
Il che, al netto delle ritualità delle primarie, potrebbe voler dire «unitario» e basta.
Con i giochi chiusi prima, in cui i risultati dovrebbero servire solo a contare i rapporti di forza.
Il resto, in quest'ottica, è mera cronaca.
Sono cronaca le congratulazioni di Marino e Pirillo a Principe.
Sono cronaca le difese di quest'ultimo e di Oliverio del proprio operato a difesa del territorio.
Sono cronaca le note raffinate con cui Rossi ha introdotto il dibattito.
Oltre la cronaca e le righe, il significato "profondo" del convegno di ieri è ben altro: "Governo del territorio", il titolo dell'incontro, significa che il Pd che (ancora) governa, cioè il sistema di Principe a Rende e Oliverio alla Provincia.
Prove tecniche di ricomposizione?
Probabile, tanto più che, con i fermenti del centrodestra, le occasioni sono ghiotte.
Ché tanto per litigare, il tempo e le occasioni non mancheranno.
Per questo anticipare l'elezione del presidente regionale vorrebbe dire eliminare gli equivoci dei territori.
«Spero che i congressi possano svolgersi in un clima unitario», ha ribadito D'Attorre.
Il che, al netto delle ritualità delle primarie, potrebbe voler dire «unitario» e basta.
Con i giochi chiusi prima, in cui i risultati dovrebbero servire solo a contare i rapporti di forza.
Il resto, in quest'ottica, è mera cronaca.
Sono cronaca le congratulazioni di Marino e Pirillo a Principe.
Sono cronaca le difese di quest'ultimo e di Oliverio del proprio operato a difesa del territorio.
Sono cronaca le note raffinate con cui Rossi ha introdotto il dibattito.
Oltre la cronaca e le righe, il significato "profondo" del convegno di ieri è ben altro: "Governo del territorio", il titolo dell'incontro, significa che il Pd che (ancora) governa, cioè il sistema di Principe a Rende e Oliverio alla Provincia.
Prove tecniche di ricomposizione?
Probabile, tanto più che, con i fermenti del centrodestra, le occasioni sono ghiotte.
Ché tanto per litigare, il tempo e le occasioni non mancheranno.
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