di Marco Travaglio sul fatto quotidiano del 25/01/2012
Secondo Mauro Palma, nientemeno che “ex presidente del comitato europeo contro la tortura”, le nostre critiche alla legge svuotacarceri sarebbero “feroci e disinformate” (il manifesto di ieri), mentre la legge serve a sanare la piaga del sovraffollamento carcerario.
E’ la stessa illusione che stava alla base dell’indulto Mastella-Forza Italia-Udc-Ds-Dl-verdi-Prc del 2006, sposato dall’informatissimo manifesto e criticato dal disinformatissimo sottoscritto.
Risultato: un anno dopo le carceri erano di nuovo al collasso.
Forse perchè l’alto numero dei detenuti è il risultato del numero insufficiente di posti cella in rapporto a quello elevatissimo dei delitti puniti dal Codice (non dal Fatto) col carcere.
Quindi, non potendo ridurre per legge i criminali, bisognerebbe depenalizzare una serie di reati, cancellare la ex Cirielli che moltiplica le pene ai recidivi e intanto aumentare i posti cella.
Invece si continua a svuotare il mare col cucchiaino, con indulti più o meno mascherati.
Per l’ingenuo Palma la nuova legge “non è uno sconto di pena ma un’esecuzione penale anche se avviene in luogo diverso dal carcere”.
Oh bella: da che mondo è mondo i delinquenti sognano di scontare la pena “in luogo diverso dal carcere”. Possibilmente a casa propria, come prevede la Severino per gli ultimi 18 mesi.
Per carità, è un’idea come un’altra.
Ma, se lo scopo è sfollare le carceri, perchè non escludere dal beneficio i condannati per corruzione, frode fiscale e bancarotta, che ora in carcere non ci sono, ma potrebbero presto finirci?
Chissà che ne pensano della proposta dal Fatto i lettori del manifesto.
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