martedì 3 luglio 2012

LIBERO: MARIO “PORTA SFIGA”. MA CHE DIRE ALLORA DI B.?

Di  Tommaso Rodano sul fatto quotidiano del 03/07/2012

Il presidente del Consiglio “porta sfiga”.
La sentenza, all’indomani della sconfitta degli azzurri, rimbalza sui social network e viene cavalcata dai giornali di area berlusconiana. “Monti porta sfiga” è il titolone di Libero .
In una caricatura il premier è vestito da becchino, con il tricolore in mano (ma i colori sono sbagliati. verde e il rosso sono invertiti).
Oltre all’“etichetta di menagramo”, affibbiata da Marco Gorra sul giornale di Maurizio Belpietro, a
Monti si rimprovera di non aver cantato l’inno di Mameli.
Nel pomeriggio Libero rincara con un “sondaggio” web: “Il professor Monti porta sfiga?”.
La risposta è un prevedibile plebiscito per i “sì”, oltre l'80 per cento.
Il Giornale di Alessandro Sallusti è appena meno perentorio. In copertina il titolo è dedicato all’Italia di Cesare Prandelli (“Grazie lo stesso”),ma ilcatenaccio è tutto per il premier: “Monti allo stadio non canta l’inno e porta pure male”. Andrea Cuomo scrive: “La gioia non si addice a Mario Monti. Il premier ha voluto essere a Kiev pur essendo notoriamente allergico al pallone, e qui giunto non ha dovuto nemmeno indossare il sorriso trionfale portato per l'occasione”. Eppure alla stampa berlusconiana che ha proposto l’equazione tra il trionfo degli spagnoli e la presenza iettatoria del presidente del Consiglio, dovrebbe conoscere i risultati ottenuti dalla nazionale italiana negli ultimi vent’anni di competizioni internazionali:se Montiporta sfortuna, i governi Berlusconi per gli azzurri sono stati una sciagura.
I PRIMI MONDIALI con Berlusconi presidente del Consiglio sono quelli del 1994 negli Stati Uniti. L’Italia di Arrigo Sacchi raggiunge la finalissima, ma perde ai calci di rigore contro il Brasile.
Nell’immaginario collettivo rimarranno soprattutto le lacrime di Roberto Baggio e Franco Baresi Nel 2000
(Europei in Belgio e Paesi Bassi) l’Italia è sconfitta in finale dalla Francia.
Stavolta Berlusconi è all’opposizione, ma non si risparmia la polemica con il ct azzurro Dino Zoff.
Secondo il Cavaliere “Zidane è stato lasciato troppo libero e se ne sarebbe accorto persino un dilettante”. Il giorno dopo Zoff annuncia le sue dimissioni.
B. è di nuovo premier nel 2002, anno della disastrosa spedizione azzurra in Corea del Sud: l’Italia esce agli ottavi contro i padroni di casa, grazie all’arbitraggio dell’ecuadoriano Byron Moreno. Nel 2004 Berlusconi è sempre a Palazzo Chigi e gli europei si giocano in Portogallo. L’Italia stavolta è eliminata addirittura nel corso del girone,quello del celebre “biscotto” tra Svezia e Danimarca. Al lungo elenco di delusioni e fallimenti coincisi con le presidenze Berlusconi vanno aggiunti Euro 2008 (in Austria e Svizzera) e i mondiali sudafricani del 2010. Rrispettivamente una sconfitta nei quarti di finale (calci di rigore contro la Spagna) e un’imbarazzante eliminazione nella fase a gironi, al cospetto di Nuova Zelanda e Slovacchia.
Ma la conferma del rapporto tra Berlusconi e la nazionale, secondo gli scaramantici, corrisponde proprio all’ultimo trionfo azzurro. Nel 2006, quando Fabio Cannavaro alza la Coppa del Mondo nel cielo di Berlino, è passato poco più di un mese dal passaggio di consegne a palazzo Chigi tra Berlusconi e Romano Prodi. Allo stadio Olimpico, a “portar fortuna”all’Italia, ci sono Giorgio Napolitano e Giovanna Melandri.


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